Notizie importanti su fondi economici e incarichi

Il 25 luglio si è tenuta una seduta negoziale con l’azienda nella quale è stato firmato il contratto integrativo sui fondi economici del 2012 e la stima di quelli del 2013. Ve lo allego e vi riassumo brevemente i punti salienti:

– I fondi sono stati decurtati nella percentuale prevista dalle norme a seguito della riduzione della dotazione organica in massima parte dovuta al trasferimento di alcuni colleghi alla Fondazione Monasterio. Questo ha determinato il fatto che la loro consistenza complessiva fosse inferiore a quella del 2010 e vi sarebbe stato quindi spazio per l’incremento dell’1% (come percentuale massima) dell’ammontare complessivo del monte salari (nello specifico circa 243.000 euro per i medici e mi pare circa 25.000 per i dirigenti sanitari) previsto in caso di pareggio di bilancio.

Dopo una serrata trattativa abbiamo accettato una percentuale di aumento dello 0.55% per i medici e dello 0.50% per i sanitari. Per i medici circa lo 0,15%  (dello 0,55%) è stato utilizzato per ripianare il deficit del fondo dello straordinario (quindi la percentuale vera di aumento è lo 0,4%). Inizialmente tale deficit sembrava attestarsi sui 47.500 euro e l’azienda aveva avanzato la solita proposta indecente di ogni anno di andare a compensarlo con i saldi attivi degli altri fondi. Potete immaginarvi la nostra risposta: a quel punto sembra siano state effettuate delle verifiche e parrebbe che l’azienda abbia pagato degli straordinari “non dovuti” per un ammontare circa di 12.000 euro e che tale cifra sarebbe stata richiesta indietro agli interessati (il che la dice lunga sul grado di controllo che l’azienda ha su queste cose, comunque trovare quei soldi sono fatti loro), per cui il vero deficit era stimato in circa 35.500 euro. L’azienda poi asseriva che una circolare del Ministero delle finanze del Luglio scorso (prodotta in sede di trattativa) vietava espressamente di ripianare lo sfondamento del fondo del disagio con risorse aziendali allo scopo dedicate. A quel punto – riservandoci ovviamente di far verificare la cosa dai nostri esperti  – abbiamo accettato la proposta ponendo due paletti:

1) Che il fondo d’ora in poi venga monitorato mese per mese e – qualora si avvicini al suo esaurimento – vengano convocate le OO.SS. in previsione dell’attivazione degli istituti contrattuali previsti (leggi: produttività aggiuntiva e guardie notturne – nel limite massimo del 12% complessivo – a 480 euro a notte)

2) Che se l’azienda intende attivare nuovi servizi non lo farà unilateralmente ma convocherà i sindacati per informarli e definire di comune accordo l’entità del relativo (e congruo) aumento del fondo.

Commento: probabilmente tirando ancora si poteva raccattare un altro 0,1% (circa 25.000 euro) per arrivare ad uno 0,65% complessivo. Ci siamo accontentati perché abbiamo scommesso che una gallina domani sia meglio di un (piccolo) uovo oggi. Il sindacato infatti d’ora in poi ha messo nelle mani di tutti un’importante strumento: pretendete che nei vostri reparti vengano fatti i piani di lavoro, applicate il regolamento orario e – se doveste fare sistematicamente più di 10 reperibilità al mese o le ore contrattuali non fossero sufficienti a garantire i servizi – segnalateci immediatamente la cosa.

Ovviamente se accettate – per quieto vivere, perché si è sempre fatto così, perché come facciamo con le liste d’attesa/i pazienti/i parenti/ le urgenze, perché sennò non possiamo andare in ferie quando vogliamo, perché il lavoro invece degli strutturati lo fanno gli specializzandi, perché fare il medico è una missione e non è etico scioperare per farsi pagare di più – siete liberissimi di farlo: non lamentatevi però se un tecnico della lavastoviglie (con il massimo rispetto per lui) viene a casa vostra e per dirvi che dovete sostituirla (e magari è solo un tasto incantato e non prova neanche a ripararlo) vi chiede 50 euro di diritto di chiamata: più del gettone di due notti di reperibilità.

Concludendo: firmati i fondi l’azienda si è impegnata a pagare le incentivazioni entro settembre.

– Nella medesima seduta l’azienda si è impegnata entro ottobre a pagare le quote perequative del fondo del 5%. Vi allego nuovamente l’accordoleggetelo attentamente perché é variato per sanare alcune incresciose situazione che si erano verificate nel passato.

Nella seconda parte della seduta negoziale sono stati affrontati gli argomenti e le richieste contenute nella lettera (piuttosto pesante) da noi inviata in data 23 luglio (ve l’ho inviata ma la trovate anche sul sito). L’azienda ha dato le seguenti risposte:

– Nuovi incarichi a dirigenti medici e sanitari: in allegato le delibere con l’elenco degli incarichi attribuiti ai medici e ai dirigenti sanitari e gli effetti economici. Decorrenza: 1 giugno 2013.

– Nostre richieste sui protocolli minimi in caso di sciopero: praticamente tutte accettate (vedi lettera a firma del direttore generale)

– Pagamento degli arretrati per i gettoni di reperibilità non corrisposti ad alcuni colleghi: settembre 2012 (in pratica hanno perso circa un anno su due)

Le note positive si fermano qui: i restanti impegni sono stati infatti assunti in prima persona dai tre direttori (generale – sanitario-amministrativo) dei quali continuiamo a non fidarci.

Un aforisma attributo ad un diplomatico israeliano recita cosi: “Gli uomini e le nazioni agiscono saggiamente solo quando hanno esaurito tutte le alternative”.  Ritengo che i nostri direttori  – per quanto attiene le altre questioni sollevate nella lettera – siano convinti di avere ancora molte alternative, per cui ci hanno comunicato che:

– per i famigerati “appoggi”  (mai termine fu più azzeccato) del pronto soccorso,  il direttore sanitario – scusandosi per quanto accaduto con i colleghi del V° medico e della medicina d’urgenza – ha affermato che il giorno dopo (26 luglio) sarebbe stata emanata “un’istruzione operativa” che avrebbe risolto tutti i problemi. Ad oggi non pervenuta. Direttore sanitario pare in ferie.

– Libera professione: spostamento di tutta l’attività al 29, chiusura delle convenzioni con S. Rossore, definizione delle tariffe. Tutto prestissimo: “E’ soprattutto nostro interesse”.  Staremo a vedere (non vorrei essere nei panni del direttore amministrativo).

– E poi finale col botto: didattica degli ospedalieri. Il direttore generale ci mostra con soddisfazione una delibera regionale nella quale “Ci sono i presupposti – finalmente – perché questa attività venga riconosciuta e retribuita (con fondi del Dipint) per i medici ospedalieri…”.  Peccato che la delibera parli di tutt’altro rispetto a quanto richiesto. Chapeau: grandissimo rinvio della palla in tribuna: il mitico Sandro Salvadore era un dilettante.

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